Il mito del Leone Fannullone
Davvero il Leone maschio è un animale pigro e indolente che lascia alle femmine del branco tutti i compiti della caccia?
Oggi scopriremo la verità sulla vita dei leoni. Approfondiremo le loro diverse fasi di vita e osserveremo quanto dura possa essere per loro la lotta per la sopravvivenza. Infine vedremo anche i tre motivi per cui erroneamente si crede che il leone maschio sia un animale nullafacente.
Essere un leone capobranco richiede forza, agilità ed esperienza e in un branco di leoni ci può essere solo un leone adulto capobranco. Nessun altro leone adulto può essere presente.
Chi non è il più forte è costretto a vivere da nomade per anni. Se vuole avere la possibilità di tramandare il proprio patrimonio genetico ciò che deve fare è superare in una lotta feroce e cruenta un altro leone capobranco e rubargli il branco di femmine e cuccioli.
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Come funziona?
Si parte oggi con la rubrica “COME FUNZIONA?” dedicata all’anatomia animale. Il focus di oggi tratta uno degli aspetti più distintivi e carismatici del leone: LA SUA CRINIERA. Capiremo I fattori che ne regolano la crescita e quale potrebbe essere la sua funzione.
Curiosità / Foto dal Cielo
Per la rubrica CURIOSITÀ proponiamo un documento storico.
La storia di questa fotografia è molto affascinante e suggestiva.
Riguarda la scomparsa di uno dei più iconici animali che un tempo abitavano il bacino Mediterraneo: il LEONE BERBERO.
Il leone berbero che un tempo viveva in tutto il Nord Africa, dal Marocco all’Egitto, negli ultimi secoli del suo dominio aveva scelto come roccaforte le montange dell’Atlante, in Marocco appunto.
Per darvi giusto un assaggio del suo impatto nel nostro immaginario collettivo ed il nostro simbolismo, il leone berbero era il felino contro cui si battevano i gladiatori nelle arene dell’Antica Roma.
Il leone berbero divenne il simbolo di molte nazioni, tra cui il Regno Unito. Nella celebre Torre di Londra, infatti erano tenuti alcuni esemplari di leone berbero, simbolo della famiglia reale. Molti altri esemplari di questa sottospecie potevano essere trovati nei serragli di molte corti europee ed africane.
La storia del leone berbero è legata a doppio filo con il concetto di leggenda.
Non meno leggendaria è la storia dietro la foto del nostro post di oggi.
Nomi & Cognomi / Leo vs Melanochaita
In questo secondo articolo parleremo delle varietà di leone che si conoscono e come sono state classificate dagli studiosi.
Ruoli Biologici / Super Predatore o Spazzino?
Oggi per la rubrica RUOLI BIOLOGICI parleremo di due aspetti poco noti del comportamento del leone.
Di solito quando pensiamo al leone, il primo stereotipo che ci viene in mente è l’immagine del re della foresta. Un animale nobile e saggio.
Un animale che non farebbe mai nessuna azione meschina e che non tirerebbe nessun colpo sotto la cintura.
Essendo uno stereotipo, si tratta però di un’immagine distorta e molto poco realistica.
In natura il primo ed unico scopo è sopravvivere, non c’è spazio per l’etica o il fair play.
Oggi conosceremo due aspetti del “lato oscuro” del nostro “sovrano illuminato” del Serengeti.
Risponderemo alla domanda della copertina, ovvero se quello di Superpredatore è l’unico ruolo che il leone ricopre nel suo spettro comportamentale.
Parleremo di un termine insolito: il “Cleptoparassitismo”, un comportamento che molti predatori, tra cui il leone attuano per rimediare un pasto gratis.
Vicini di casa / I Leoni del Gir
La nostra ultima rubrica della settimana VICINI DI CASA vedremo più da vicino il rapporto di convivenza che scorre tra questo felino e la nostra specie. Nel dettaglio tratteremo il caso del Santuario del Gir, nello stato indiano del Gujarat, ultimo luogo sul nostro pianeta dove è possibile osservare il LEONE ASIATICO.
Si potrebbe dire che la convivenza tra il leone asiatico e l’essere umano è stata per lo più disastrosa per la gran parte della sua durata.
Come riportano i bassorilievi sulle mura di Ninive (Iraq), la capitale dell’impero assiro, i leoni asiatici erano i pezzi da novanta delle battute di caccia dei sovrani fin dall’antichità.
Dalle battute di caccia il leone asiatico passò alla sabbia del Colosseo. Migliaia di leoni asiatici, insieme ai loro cugini africani ed a leopardi e tigri, furono massacrati nelle battaglie contro i gladiatori.
In epoche più moderne il nostro felino non passò di certo momenti più felici, essendo il bersaglio più ambito nei safari di nobili e dignitari persiani, arabi, moghul ed infine inglesi.
All’inizio del 1900 quella del Gir era l’ultima popolazione rimasta del leone nel continente asiatico.
Da allora il leone asiatico è aumentato di numero grazie alla fondazione del Parco Nazionale del Gir nel 1965.
Resta però difficile la convivenza con le popolazioni locali che vivono nella riserva e che a volte si trovano a tu per tu con questo grosso felino.
Un altro fatto che mette in pericolo la sopravvivenza del leone asiatico è il fatto che trattandosi di un’unica popolazione, si moltiplicherebbe il danno causato da eventuali epidemie che falcerebbero gran parte degli esemplari viventi.
Fortunatamente le associazioni di protezione del leone asiatico vengono in aiuto, coinvolgendo le popolazioni locali a contribuire nella protezione del leone e progettando la reintroduzione di questo felino in altri parchi nazionali indiani.